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Una cava da tutelare

La Campagna Romana, anche se sempre più accerchiata dal cemento, non finisce mai di stupire. Un esempio evidente è dato dal luogo rappresentato nella foto.

Per raggiungerlo, procedendo sulla Laurentina e superato lo svincolo del GRA, subito dopo l'insediamento di Tor Pagnotta e via di Vallerano, occorre incamminarsi per la stradina asfaltata sulla sinistra.

Un vecchio cartello porta l'indicazione "cava COVALCA". Dopo pochi metri appare la cava, larga 150 metri circa, lunga 250 metri circa, con pareti di leucitite ("selce") alte 15/20 metri. La colata si è formata da un evento locale, cioè da fuoriuscita di materiale lavico proveniente da un fessura laterale del Vulcano Laziale, lo stesso evento all'origine della vicinissima colata di cava "Nenni", ancora funzionante per produzione bitume.

Lungo il bordo della cava sono visibili pozzolanelle e resti di mura antiche. Sul fondo della cava si è formato un laghetto, probabilmente derivante da falda acquifera sottostante. La profondità dell'acqua è stimata in 3 metri. Non sappiamo quando si è formato ma da foto (satellitari) tratte dal sito google.com si desume che la formazione è recente; a conferma di ciò, la rinaturalizzazione è agli inizi (lungo le sponde del lago sono visibili dei piccoli salici).

Dalle informazioni di cui disponiamo, la cava ha due proprietari: uno è favorevole alla conservazione del luogo, l'altro vorrebbe che diventasse una discarica di inerti.

Il confine della Riserva Naturale di Decima è a pochi metri. Anche il confine del Parco dell'Appia non è lontano; sullo sfondo i Castelli.

Le potenzialità naturalistiche del sito sono confermate dalla presenza di uccelli di passo. Probabile la presenza di alcuni nidificanti, nonostante il disturbo dell'attività venatoria. La cava costituisce, quindi, un tassello piccolo ma importante per il mantenimento della connessione del sistema ambientale romano nel quadrante sud-est.

Il luogo è minacciato non solo dal possibile utilizzo come discarica ma anche dal previsto raddoppio della Laurentina che, quindi, dovrebbe avvenire tenendo conto della presenza del sito.

La Provincia di Roma, che sta curando il raddoppio della consolare, dovrebbe acquisire la cava e la Regione inserire il sito nella Riserva di Decima, logica soluzione per la sua conservazione.

(novembre 2006)

 

 

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1999 WWF Gruppo Attivo Roma XI